Cfu: 6 – Prof. Michele Mazzeo Descrizione1. GIOVANNI: IL QUARTO VANGELO A. Introduzione all'arte narrativa del Quarto vangelo. 1. Il «libro» di Giovanni e il resto della tradizione evangelica. 2. Dal «vangelo» di Gesù ai «vangeli» scritti: una pluralità che fa problema. 3. Rapporto del Vangelo di Giovanni con l'AT e il Giudaismo rabbinico e qumranico. 4. Profilo letterario: autore, destinatari, scopo. 5. Le testimonianze della tradizione e quelle del Vangelo sul «discepolo che Gesù amava». 6. Il rapporto tra Quarto vangelo e Apocalisse. 7. Originalità letterarie e tecniche narrative. 8. Il vangelo di Giovanni nella Chiesa primitiva. B. Esegesi di testi scelti, tre aree: a) L'identità di Gesù. 1. La lavanda dei piedi: il testamento di Gesù (Gv 13,1-20). 2 Gesù via verità e vita (Gv 14,1-14). 3. Gesù pastore dona la vita (Gv 10,1-21). 4. Incarnazione e missione della Parola/Logos (Gv 1,1-18). b) La comunione con Gesù radice della missione. 1. Gesù vera vite: i tralci uniti nell'amore (Gv 15,1-17). 2. La preghiera finale di Gesù (Gv 17). 3. Gesù pane di vita definitivo (Gv 6,22-59). 4. La guarigione del cieco nato (Gv 9). 5. La Samaritana incontra e annunzia Gesù (Gv 4,1-41). c) Vivere la croce e credere nel Risorto. 1. La solennità della passione di Gesù secondo Giovanni (Gv 18,1-19,42): lettura teologica, diversità con quella del racconto dei sinottici e la responsabilità della Chiesa nascente. 2. La morte di Gesù e la consegna della madre (Gv 19,25-30). 3. Apparizione del Risorto ai discepoli, pentecoste e perdono dei peccati (Gv 20,19-23). C. Tre temi teologici: 1. I miracoli di Gesù e quelli della tradizione rabbinica e sinottica: differenze tra le narrazione giovannee e quelle sinottiche e senso dei miracoli nella tradizione giudaica, biblica e rabbinica. 2. La «Chiesa» di Gesù nel Quarto Vangelo: dalla comunità che nasce e vive dalla parola, dal battesimo alla manducazione dell'Eucaristia, ministeri, sacramenti, missione e testimonianza, ruolo permanente dello Spirito. 3. Il cammino verso l'unità voluto da Gesù.
2. APOCALISSE DI GIOVANNI A. Introduzione al metodo profetico-narrativo dell'Apocalisse di Giovanni di Patmos. 1. Genere letterario e uso del linguaggio simbolico: fra apocalisse e profezia. 2. La struttura bipartita del libro, a svolgimento progressivo. 3. Una spiritualità della riscoperta dell'«esperienza» di Cristo: un libro da «fare». B. Esegesi di testi scelti: 1. Titolo del libro e dialogo liturgico iniziale (Ap 1,1-8). 2. La prima visione introduttiva: il Figlio dell'Uomo a Patmos e l'ordine di scrivere alle 7 Chiese (Ap 1,9-20). 3. La seconda visione introduttiva: il «Trono» nel cielo e l'Agnello (Ap 4-5). 4. La lettera alla Chiesa di Laodicea (Ap 3,14-22). 5. La donna vestita di sole, il bambino e il drago (Ap 12,1-13,18). 6. L'Agnello e «coloro che lo seguono ovunque vada» (Ap 14,1-5). 7. Beati i morti che muoiono nel Signore (Ap 14,13). 8. I cieli nuovi e la terra nuova della vita senza fine: senza più la morte (Ap 21,1-6). C. Quattro temi teologici: 1. Sequela di Cristo nell'Apocalisse e identità e missione della Chiesa. 2. Apocalisse e liturgia: preghiera e vita dei credenti nella storia. 3. Bene e male nella storia opera dell'uomo e impegno nella verità: cosa cambia con la prospettiva della fine/telos. 4. Apocalisse e cinema: un rapporto narrativo fecondo.
3. LETTERE CATTOLICHE: GIACOMO, 1-2PIETRO, 1-2-3GIOVANNI, GIUDA A. Introduzione alle lettere. 1. Autore, data di composizione, destinatari, scopo. 2. Rapporto di tali lettere con la Scrittura. 3. Il rapporto fra la 2Pietro e la Lettera di Giuda e la relazione della Lettera di Giuda con 1Enoc, l'Assunzione di Mosè e il Testamento dei Dodici Patriarchi (Testamento di Neftali). B. Esegesi di testi scelti. 1. Diventare santi a immagine di Dio: vocazione e missione dei cedenti (1Pt 1,13-2,10). 2. L'esempio/«programma» di Cristo: «seguire le sue orme» (1Pt 1,18,25). 3. Codice di comportamento ecclesiale: pascete di buon animo, facendovi modelli del gregge (1Pt 5,1-5). 4. Vocazione cristiana e forza della Parola (2Pt 1,3-21). 5. Ritorno di Cristo: spiegazione dell'evento e del ritardo (2Pt 3,1-18). 6. Confessare i peccati e ungere i malati: la forza della preghiera di intercessione (Gc 5,16-18). 7. L'amore: apocalisse ed epifania di Dio (1Gv 4,7-21). C. Cinque temi teologici. Dalla 1Pietro: 1. La Chiesa nella 1Pietro: identità e missione. 2. Una storia della salvezza trinitaria estesa a tutti i viventi e a tutti i defunti («annuncio del vangelo ai morti»). 3. Dalla 2Pietro: Ispirazione e interpretazione della Scrittura. 4. Etica della virtù e vita dei cristiani: un Chiesa di testimoni. 4. Da Giuda: La fede «trasmessa una volta per sempre».
CONCLUSIONE E PROSPETTIVE DEL «TESTO» (TESTUS) BIBLICO: METODI E INDICAZIONI PER UNA LETTURA PERSONALE ED ECCLESIALE DELLA PAROLA DI DIO Testi e sussidi- un'edizione critica del NT; - M. Mazzeo, Vangelo e lettere di Giovanni. Introduzione, esegesi e teologia (La Parola e la sua ricchezza 1), Paoline, Milano 2007; - M. Mazzeo, Lettere di Pietro. Lettera di Giuda. Nuova versione, introduzione e commento (I Libri Biblici. Nuovo Testamento 18), Paoline, Milano 2002; - M. Mazzeo, La spiritualità del Nuovo Testamento. Ascolto e sequela (Corso di teologia spirituale 3), EDB, Bologna 2011. Rev.18/19 |